Con il nastro rosa è il ventunesimo singolo di Lucio Battisti,
pubblicato nel febbraio del 1980 per la casa discografica Numero Uno.
Rispetto alla versione inclusa dal LP Una giornata uggiosa è stata accorciata
insieme all’altro brano che da il titolo al disco per stare nei 45 giri.
Il brano superò ben presto come
notorietà l'altra canzone, imponendosi come l'ultimo grande evergreen di
Battisti, più volte ripreso da altri artisti in cover.
È anche l'ultima canzone dello storico
duo Battisti-Mogol, che avrebbe ben presto rotto il suo più che decennale
sodalizio, senza più ricomporsi.
La frase nel ritornello lo scopriremo solo vivendo è diventata
quasi proverbiale per definire una situazione ancora in divenire.
Il protagonista della canzone è un uomo
che, dovendosi sposare, è pieno di dubbi e addirittura ha paura di avere
sbagliato a scegliere la compagna della vita.
Inseguendo una libellula in un prato
Un giorno
che avevo rotto col passato
Quando già
credevo di esserci riuscito
Son
caduto.
Una frase
sciocca un volgare doppio senso
Mi hanno
allarmato non è come io la penso
Ma il
sentimento era già un po' troppo denso
E son
restato
Chissà,
chissà chi sei chissà che sarai
Chissà che
sarà di noi
Lo
scopriremo solo vivendo
Comunque
adesso ho un po' paura
Ora che
quest'avventura
Sta
diventando una storia vera
Spero
tanto tu sia sincera!
Il
magazzino che contiene tante casse
Alcune
nere alcune gialle alcune rosse
Dovendo
scegliere e studiare le mie mosse
Sono alle
impasse
Mi sto
accorgendo che son giunto dentro casa
Con la mia
cassa ancora con il nastro rosa
E non
vorrei aver sbagliato la mia spesa con la mia sposa.
Chissà
chissà chi sei chissà che sarai
Chissà che
sarà di noi
Lo
scopriremo solo vivendo
Comunque
adesso ho un po' paura
Ora che
quest'avventura
Sta
diventando una storia seria
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